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Pittore -Incisore – Scultore – Fotografo
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Claudio Scolastra Firenze 1995
 Il segno di Franco Bartolo Longo limpido e cristallino crea scenari rilassanti, anche se forze misteriose lottano dietro le quinte del supporto pittorico, rapendo inesorabilmente i nostri occhi il nostro intelletto e la nostra anima.
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……Omissis…..Gli stessi titoli dati da Franco alle opere manifestano una volontĂ a spingere    l’osservatore oltre la mera visibilitĂ ed infatti in “Se guardasse di piĂą gli occhi, riuscirebbe meglio, caro il mio Bressan” si rileva il rimprovero del maestro all’allievo per essersi soffermato troppo sulla procacitĂ del soggetto ritratto mentre in “Giocoso e sorridente, si addentrò in quel luogo a lui sconosciuto ”, solo nel nome emerge la necessitĂ dello spirito di trovare sempre e comunque una via d’uscita dai labirinti della vita…..Omissis….
Gabriele Guglielmino
Maggio 2006
…..Omissis …..Gli stessi titoli dati da Franco alle opere manifestano una volontĂ a spingere   l’osservatore oltre la mera visibilitĂ ed infatti in “Se guardasse di piĂą gli occhi, riuscirebbe meglio, caro il mio Bressan” si rileva il rimprovero del maestro all’allievo per essersi soffermato troppo sulla procacitĂ del soggetto ritratto mentre in “Giocoso e sorridente, si addentrò in quel luogo a lui sconosciuto ”, solo nel nome emerge la necessitĂ dello spirito di trovare sempre e comunque una via d’uscita dai labirinti della vita……Omissis
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Franco Bartolo Longo alle prese con una puntasecca su zinco
…….Omissis ….Visitando la sua personale, perchĂ© solo queste fa’, aborrendo le collettive, ci si imbatte in lui che domina la scena. Il fare del nostro caro, certamente spiazza. Come un attore domina la scena. Però non ha l’aria del pittore. Va oltre. Ho notato che e molto interessato alle donne che ricambiano senza disdegnare. Io l’ho scambiato per il gallerista. Mia moglie per uno degli organizzatori della mostra perchĂ© continuava a fare battute a raccontare barzellette ed aneddoti. Un pagliaccio! Serio però! …..Omissis……..
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                       Dott. Maurizio Mussato BRESCIA 1999
Ci fu un periodo, nella storia dell’arte, in cui gli uomini di lettere, i poeti e gli artisti, si esprimevano attraverso simboli e metafore. Con l’arma possente del simbolo questi uomini sfondavano le porte del sapere e liberavano la conoscenza nascosta, dell’uomo e di Dio.
………Omissis
Torino 1998
……..Omissis….. Franco Longo crea le sue opere con un linguaggio pittorico armonioso, dimostrando una prorompente personalitĂ , rivelando la vitale creativitĂ di un’arte destinata ad affermarsi. E’ uno stile che ci comunica un messaggio di grande efficacia sempre in linea con un’animata padronanza di mezzi.
di Antonello Placanica
1997
…….Omissis…. Per giungere alle nuove manifestazioni, che ad un primo impatto sembrano richiamare l’impressionismo e maggiormente il cubismo.
Ecco allora i caratteri somatici del volto tracciati con una sola linea, con un solo occhio (lo specchio dell’anima), sempre quello piĂą vicino, a rappresentare il prevalere attuale dell’esterioritĂ sulla spiritualitĂ , quello mancante. Â ……..omissis
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Un album diFranco Bartolo Longo su Flickr.
Mozzarelle di bufale
Franco Bartolo Longo assieme al Maestro Antonino Maria Garufi (Nino)
Claudio Scolastra Firenze 1995
……Omissis….
Utilizzando il legno, le tele a trama fine e grossa, l’affresco su tavola, gli acquerelli e le piĂą disparate tecniche grafiche, oltre a saltuarie sculture, l’artista continua incessantemente ad apportare nuovi elementi e nuova linfa al suo modo di fare arte per donare all’opera stessa, quel vigore che gli conferisce un’autonomia espressiva di forte impatto emotivo e che suggerisce e ricorda agli occhi di noi ammiratori, la sensazione della trasparenza e del movimento. Il segno di Franco Bartolo Longo limpido e cristallino crea scenari rilassanti, anche se forze misteriose lottano dietro le quinte del supporto pittorico, rapendo inesorabilmente i nostri occhi il nostro .intelletto e la nostra anima.
Un album difrancobartololongo su Flickr.
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di Antonello Placanica 1997
Ma soprattutto un utilizzo diverso dei colori, sicuramente piĂą maturo, e delle linee che, piuttosto che frammentare l’immagine, ne agevolano la visione unitaria E sullo sfondo rimane, anche se in maniera piuttosto enigmatica, il richiamo alla natura, visto piĂą che altro come rifiuto della vita metropolitana, rappresentato da una cittĂ quasi squadrata, che appare lontana.
Gabriele Guglielmino 2006
…….Omissis
Gli stessi titoli dati da Franco alle opere manifestano una volontĂ a spingere         l’osservatore oltre la mera visibilitĂ ed infatti in “Se guardasse di piĂą gli occhi, riuscirebbe meglio, caro il mio Bressan” si rileva il rimprovero del maestro all’allievo per essersi soffermato troppo sulla procacitĂ del soggetto ritratto mentre in “Giocoso e sorridente, si addentrò in quel luogo a lui sconosciuto ”, solo nel nome emerge la necessitĂ dello spirito di trovare sempre e comunque una via d’uscita dai labirinti della vita……Omissis
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dì Lucia Maria Megale – Urbino 1988
,,,,,,,,,,Omiss…..Franco Bartolo Longo riesce però a staccarsi dalla depressione che assale le sue opere e osserva l’universo con un aristocratico distacco. Tutto il mondo interiore di Franco Longo è visibile nei suoi dipinti, sapientemente mescolato all’assimilazione, piĂą o meno conscia, delle varie esperienze delle arti figurative del secolo, come il cubismo e di quelle dei secoli precedenti, in un incontro di classicitĂ e di modernitĂ …….Omissis
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Di Luigi Bernasco – 1998
…Omissis…
Liberatosi di uno stile che da anni mortificava il suo talento è come improvvisamente risorto, abbandonando quei paesaggi tristi e monotoni a cui si era legato senza,però, mai rinnegarli. Attraverso essi si è impratichito ed ha sperimentato diversi modi di operare e che oggi li ripropone detti in modo diverso. Per certi versi ripropone anche lo stesso argomento……Omissis